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L’antica Colonia di San Leucio

La Colonia di San Leucio nasce nel 1776, con la sistemazione delle prime 17 famiglie che formarono più tardi un nucleo di 214 abitanti. Il Re per regolamentare la vita dei suoi coloni, nel 1789, promulgò il Codice delle Leggi, improntato all’uguaglianza ed al rispetto, l’unica diversità proveniva dal merito. Ultimati i lavori del Belvedere, nello stesso 1786, fu iniziata la costruzione dei quartieri operai. Sono case a schiera che si sviluppano ai lati della porta monumentale. Attualmente hanno pianta ad L ma avrebbero dovuto essere completati con altri fabbricati.

Nel 1778 il Re decise di dare avvio alla manifattura serica e dette l’incarico all’architetto Francesco Collecini di trasformare il complesso in fabbrica. L’antico Casino baronale divenne quindi corpo centrale avanzato di un grande edificio a pianta rettangolare con cortile interno, comprendente la scuola normale, le abitazioni per le maestre e per i direttori, le stanze per la trattura, la filatura e la tintura della seta. Al secondo piano, lo stesso appartamento reale comunicava con le stanze dei telai. Nell’edificio ripristinato ed ampliato, il macchinista fiorentino Paolo Scotti curò l’installazione della manifattura, le cui macchine erano animate dal rotone piantato in un sotterraneo del fabbricato e spinto da un ramo dell’acqua del Condotto Carolino.